ho contato fino a 999 giorni....
… e poi ho raccolto
conchiglie rotte quelle che nessuno vuole, sogni infranti che tornano dal mare perché il mare restituisce tutto, -dicono i marinai Nuvole dai mille volti si rincorrono lassù, un’ombra mi sorprende, è solo l’ala di un gabbiano, il suo richiamo di libertà sembra destare i miei sensi Il vento accarezza me e risveglia il mare che m’incalza nel profondo con la sua canzone con il suo profumo senza fine Un agre soffio d’eternità spira nella fatale danza dei numeri Conto l’assenza, muta penitenza, l’onda canta una nenia al cuore che allibito aspetta, incatenato ancora, all’ancora del tempo
fino all'ultimo respiro
rapita
dal canto del mare
in
una mattina d’estate,ascolto il richiamo dell’onda,
è insistente, infinita,
quasi logorante…
chi può resistere?
lentamente
mi distendo,
sembro
senza volontà…m’avvolge, l’accolgo,
mi perdo respirando il suo respiro,
quel respiro che toglie il fiato,
mentre mi abbandono al deliro
vacillo,
precipito nel blu,
gli
occhi son chiusi, scrutano fondali profondi
tra visioni chiaro scure…
mille brividi colorano la pelle,
sfinita, afferro la tua mano
mi sospingi
a riva, al sicuro,
ora
i piedi sono a terraraccolgo un ciottolo
liscio, bianco
da portare con me
per continuare a sognare
Altalene (di Quirino Burzi)
Un giorno lei gli disse:
Sai, tu mi rattristi
mi riporti a quei ricordi
a quell’amore
a quella sofferenza.
*
Mentre ascoltava, lui pensò:
E’ stata la mia memoria
di lacrime antiche
ad avvicinarmi a te
… ma tacque.
"Forse avrebbero solo voluto aiutarsi a dimenticare..."
assurda attesa
mi arrendo, ammaccata
dalla realtà,
spengo i sogni, guardo le
mani
imbrattate di cenere,
sporche, vuote
.
scorrono sterili gli occhi
fissando il foglio
immacolato,
tra pensieri esausti,
immobili
.
frugano incerti
nelle rughe della mente
emozioni mai scritte, mai
lette
.
alla fine mi rifugio in un
eremo
dimenticato e aspetto
invano, consolanti lacrime
Iscriviti a:
Post (Atom)