Nastri Rossi

                                            




                                                                                       Luglio 2015
Carissimo Nicola,
  


In quest’occasione avevo voglia di scriverti…
Ed è quindi qualche giorno che penso e ripenso a cosa scrivere, ma le parole faticano a fissarsi, sembra che quello che vorrei dirti non riesca ad incasellarsi nello schema delle frasi, nella nitidezza delle parole.
Eppure mi sembra di aver così tante cose da dirti…
Ma i pensieri sfumano, sembrano scorrere lontani, dentro il fiume delle giornate che portano via, ogni giorno un po’ di noi, per depositarlo più in là … oltre… oltre la nostra vista, oltre il nostro sentire…
A volte invece, come stasera, penso che una mamma non debba dire nulla, perché un figlio non ascolta mai le parole della mamma, un figlio le vive, le sperimenta, le porta “dentro” da sempre…
Come fai a dire ad un figlio quanto lo ami?
Non c’è unità di misura che lo esprima… e come ti dicevo da piccolo, “il bene non si misura”.
Come fai a diglielo? Non riesci… e infondo sai che non serve, perché lui lo sa già.
Come sa, che tu ci sei…
Che può contare su di te, per Tutto…
Perché l’amore è così, l’Amore per un figlio è così, non ha bisogno di misure, di parole, va oltre…  
Ormai ci siamo, l'ennesimo gradino è superato
Sono felice per te.
 
Ora il panorama è più ampio, la visione è cambiata, Tu sei cambiato!
In questo giorno in cui tagli il traguardo della tua Laurea volevo dirti che sono veramente orgogliosa di te e del tuo successo, e con me il papà che sento incredulo ma infinitamente fiero…
So che ce l'hai messa tutta, ho visto la fatica, i momenti difficili, ma anche la tua determinazione…
Credo che ora tu sia più forte, consapevole delle tue forze, dei tuoi limiti, delle tue capacità, perché sperimentare la Vita e le difficoltà ci tempra e nel contempo ci innalza…
A volte ho paura di non essere riuscita ad insegnarti tutto quello che una mamma “dovrebbe” …tutto quello che avrei voluto… tutto quello in cui credo…
Ma poi ti guardo… ti ascolto…
So di aver fatto tanti errori come mamma, ma fatti con le più buone intenzioni sorretta da questo profondo amore.
Ti guardo e mi piace questo giovane Uomo che è mio figlio…
Sei di pasta “buona”, non ho mai cercato di plasmare i tuoi pensieri o i tuoi modi, quindi tu sei tu, con i tuoi difetti e le tue virtù… con i tuoi pensieri, le tue convinzioni, i tuoi sogni…
 
Rispetta le persone, tutte! Perché ogni persona che incontri è migliore di te in qualcosa.
In quella cosa hai da imparare.
Ecco spero di averti insegnato quello: il Rispetto.
Per tutto e tutti.
Come hai sempre visto fare da me e dal Papà, il Rispetto che porta con se un po’ di umiltà perché rispettare vuol dire anche abbassarsi un po’, fermarsi, mettere l’altro prima di noi, ascoltare e non solo con le orecchie, è accogliere ed accettare…


 
So che ora ti aspettano altre scelte, altre strade, altre fatiche, nuovi orizzonti, nuove gioie, perché la vita è così.
E qualsiasi cosa tu voglia condividere con noi, noi ci siamo.
Io e il papà uniti, a un passo da te.
Voglio anche pensare ai tuoi nonni, che non hanno avuto tutte le possibilità che abbiamo avuto noi, che hai avuto tu, ma che ci hanno amato, ed è per questo che sono sempre al nostro fianco, specialmente al tuo.


 
Ti voglio bene
 
 
 









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