Appesa a un filo


Bongiorno piccola marionetta

Anche oggi ti ritrovo posata nel tuo angolo,

arruffata, con quegli occhi umidi che mi raccontano 

di un oggi uguale a ieri, uguale a domani


Mangiafuoco ci è riuscito, 

piano piano ti ha rubato tutto:

i colori, i sorrisi, le forze, le parole, la musica, 

le canzoni, i sogni - quel tiranno non ti concede tregua


Non vuole che ricordi il tuo tempo, 

quello vissuto per tanti anni: 

fatto di corse a perdifiato nei prati fioriti,

quando solo il vento ti rubava la canzone di primavera


Continua a tirare i fili,

ma tu non partecipi più, reciti la tua parte, 

ma le parole escono troppo basse, 

storte, stonate, incomprese


Il pubblico non applaude più

Tanti, troppi se ne sono andati via

Quelli che tornano hanno spesso occhi lucidi

Provano a stringerti le mani 


cercano le carezze, ma i fili sono diventati troppo corti

troppo corti per un abbraccio ricambiato

Mangiafuoco non vuole ancora liberarti

Non taglia i fili, diventati pesanti catene


Solo lui sa, quando calerà il sipario

Forza piccola marionetta stanca

ancora un boccone, un sorso, un passo, una parola 

Guardami sono io, sono qui!


Oggi ti ho portato il gelato....

... e si fa sera



finestre riflettono giardini trascurati 
occhi allagati 
acquitrini dimenticati 
capelli arruffati 
nidi vuoti a cuscino 
mani rugose
secche palme dal tempo riarse
labbra tremanti 
aliti di onde placide
orecchie silenti 
sussurri di falene lontane nel tempo 

pantofole pigre private da urgenze
strisciano su geometrie un tempo fiorite
coltri felpate sfilacciano membra 
si gira il viso, il braccio allungato 
le dita pigiano un lustro bottone, 
si spegne la luce
si accende la nostalgia 
fumo di una candela che spegneva il giorno,
ma accendeva sogni 


 Poesia che ha partecipato al concorso
 "Concesio in Versi Sfumature di parole" 
e si è classificata al 1° posto.


Benvenuto Enea




Piccolo Enea,

Ti ho preso in braccio stasera,
per la prima volta 
Ho immaginato di farlo tante volte 
quando accarezzavo la pancia della tua mamma, 
ma la realtà supera sempre l'immaginazione 
Per quanto ci provi non riesci a provare in anticipo quel brivido 
quel fremito, che si annida, caldo, tra le pieghe del cuore 
non puoi anticipare la sorpresa 
dei tratti del tuo viso che continua a stropicciarsi, 
dei movimenti delle tue piccole manine che cercano di afferrare chissà cosa 
e i tuoi piedini che profumano della libertà di muoversi finalmente nel mondo fuori 

Ti auguro ogni bene Enea, piccolo cucciolo d'uomo 
Ti auguro cieli limpidi a cui confidare i tuoi sogni, 
prati verdi dove correre o fermarti a riposare 
ruscelli dove dissetarti, 
spiagge dorate e mari ribelli da domare 

Sei nato dall'amore di mamma e papà, 
ti auguro che quell'amore che ora si è moltiplicato in te, 
sia sempre la coperta dove rifugiarti in qualsiasi momento della tua vita... 

benvenuto al mondo Enea 
ti voglio bene

oro nero

Non tornare al silenzio, 
dentro sfilacciate parole 
non cercare rifugio in ricordi stinti 

Sparpaglia lettere come dadi
sul tavolo della roulette, 
nella notte blu troverai nuove fiabe 

Hai bisogno di andare, di andare via 
esci dalla bottiglia, non indugiare, 
smetti di raccontarti favole antiche 

Ascolta storie di onde che s’infrangono,
che spogliano rive ruvide, vai oltre… 
tuffati nella musica di maree, ti frullano dentro 

Cammina scalza, mostra la tristezza, 
senza rimpianti, guarda in su, sii felice… 
chiedi tutti i baci, concedi quelli negati 

Rammenda tele bianche 
con nastri d’argento, vedrai mille colori 
riflessi negli occhi di chi ama 

Balla, balla, guancia a guancia 
con la fanciulla che sei ancora 
come nel sogno più dolce che porti con te


Giovanna e Ivano

 

Carissimi Giovanna e Ivano,

Vorremmo innanzitutto ringraziarvi per l’onore che ci avete fatto con la vostra richiesta!

Sì, saremo testimoni del vostro matrimonio!

Come siamo stati i testimoni di questo Amore che è sbocciato, senza troppe aspettative, senza fretta, e come testimoni abbiamo fatto quello che ci veniva naturale, ovvero vi abbiamo accolto nella nostra famiglia.

La storia del vostro Amore è vostra e non ve la posso raccontare.

Questa è invece la breve storia della nostra lunga Amicizia.

Di un’amicizia che per Livio e Ivano è partita tanto tempo fa.

Ad un certo punto è arrivata Rosa, ma noi sappiamo che questa rosa non ha scalfito l’amicizia tra i due ragazzi, semmai è stata testimone di quegli episodi più volti raccontati, testimone di questa amicizia che si è sempre maggiormente rafforzata.

Sì, perché Ivano c’è sempre stato per noi, nelle belle ricorrenze dei festeggiamenti, delle pizzate, delle cenette o delle semplici serate, ma soprattutto nei momenti difficili e visto che non li voglio nominare in questo giorno di festa, mi va di ricordare solo che in quei momenti Ivano eri lì, come ci si aspetta da un amico Vero, tanti lo dicono a parole e invece Ivano l’ha fatto e a noi piace ricordare questo.

Ivano una perla di ragazzo, perla rara, ruvida e lucente!

Ruvida perché la vita ha cercato di scalfirlo tante volte, ma non è mai riuscita a spegnere l’ardore dei suoi valori che brillano sempre.

Adoro Ivano quando cucina le sue prelibatezze e condivide le sue maxi-porzioni.

Adoro la sua risata contagiosa. Dice stupidaggini così seriamente, che pensi sempre che faccia sul serio….

Adoro Ivano quando fa il ragazzino, quando è fragile e non si vergogna di mostrarlo, quando accoglie la vita e la sua rugosità senza fare una piega, lo vedi si raddrizza, si butta tutto alle spalle, e giù che ricomincia a lavorare…

E poi un giorno arriva Giovanna, in punta di piedi, anzi, a piccoli passi di danza, come una libellula eterea quasi trasparente. O meglio, lei pensava di essere trasparente quasi invisibile per noi; invece, senza ascoltare troppo le sue apprensioni noi l’abbiamo incoraggiata e accolta, ed è diventata parte della squadra, le abbiamo raccontato il nostro tempo, i nostri aneddoti e abbiamo quindi continuato la strada insieme…

Ricordo quella giornata magica, tutti e quattro intenti a guardare il tramonto sul lago con le sue mille sfumature, che erano anche le nostre, per poi giraci e trovare una luna piena, inaspettata, che ci ha trovati incantati a fare “oohh” come i bambini, emozionati e trepidanti.

E come dimenticare quel giorno in cui Giovanna mi disse: “Perché non scrivi un libro con le tue poesie?” o in un pomeriggio disse: “Non mi piace farmi fotografare!” e poi, il libro arrivò e un click dopo l’altro ci siamo ritrovate a trasformare il bagno, della casa al Colle, in un set fotografico, per raccogliere una sintonia fatata e inaspettatamente, raccontare la Giò che è per pochi, quella audace e intraprendente…

Perché lei ritrosa e timida, brandisce una corazza di madreperla, ma mostra il fianco a chi l’accarezza con rispetto e dolcezza.

E così il terzetto, ora quartetto si è allargato e ben assestato.

Noi che abbiamo un matrimonio "dalle spalle larghe", saremo testimoni del Vostro, con il cuore colmo di emozione.

Auguri Amici!

Buona vita insieme!

 

 

9 aprile 2022

 

Gio e Ivo

 




Lei,

piedi piccoli, occhi grandi,

occhi che luccicano a passo di danza

sulle note -scordate- da rammendare

in giornate zuccherate da dolci melodie

Occhi belli, in giornate a-mare che ondeggiano,

che la cullano con il vento nei capelli

Bocciolo legato da nastri sfumati e trepidanti

su un giaciglio di lucciole e risate, da non trattenere

Danza Giò, danza, danza,

danza ora, danza per noi,

danza per Te, danza per Lui

 

Lui,

spalle larghe, battuta sempre in tasca

Gioca spesso a fare il serioso, ma non fa paura,

anzi, giullare di corte ti trascina

in un vortice di teatrini esilaranti 

Dolce menestrello

sa raccontare le rughe della vita,

affrontata senza fare una piega

La racconta come una ricetta

ingredienti misti, rosolati in padella

sapori, colori e profumi indimenticabili,

piatti speciali, in porzioni da reggimento

 

Insieme,

un agro-dolce che pizzica la lingua e scalda il cuore

per mano, un giorno alla volta, guardando avanti

insieme per sempre.

Auguri!

 

a-mare per sempre


La riva del mare è sempre così accogliente

Non serve far nulla,

i pensieri si azzerano

mentre gli occhi corrono lungo la trama delle onde

che il vento pazientemente compone

Onde limpide e fresche,

che la spiaggia ignara disperde

Affiora qualche ricordo,

nascosto in minuscoli frammenti,

ma ho imparato non cavalcarlo,

lo consegno al vento, lui sa cosa fare…

Tinge di bianchi silenzi la tela di questo giorno,

rammenda di blu gli strappi delle assenze

e infine mi riconsegna un quadro di pace

nella fitta trama delle giornate
che il vento della vita intesse per me

Cristina e Sergio

"dal 26 maggio 2017 per sempre"

Favole da raccontare
stelle mai viste,
istanti che non riesci a fermare
profumi che non vorresti dimenticare
mani che stringi 
occhi che brillano
braccia che ti accolgono,
lacrime belle che lasci correre
piedi grandi che sanno ballare
e mani come ali che sanno volare
Ecco 
questo siete voi, quando siete insieme
Siamo noi, quando siamo insieme
Namaste



Paci bici?




A volte mi sento così “esclusa”
l’attenzione non basta
mi mancano troppi respiri
per starvi a ruota
 
Allora evito di fermarmi sulle parole
seguo l’ardore, lo slancio
che fan scintille tutt’intorno
e mi lascio trascinare
 
Altre volte mi vola il cuore
nei racconti di ripide salite,
dense di sudore e fatica, 
che mi tengono così sospesa…
 
Fin quando scivolo giù, lungo i pendii   
tirando i freni delle mie paure,
degli inutili timori per le volate
condite di risate e scivoloni
 
Alla fine, contagiata dall’ardore
raccolgo tutti frammenti profumati
della passione intensa ed esclusiva
e li appoggio lì, nelle pieghe del cuore
che non ha pezzi di ricambio

Son fatta così




Son fatta così…
amo i fiori e i sogni infranti,
mi fermo spesso su dettagli 
inosservati da altri                          
Son fatta di pianti senza ragione
e di pochi atti di impulsività

Non sento la mancanza dei luoghi
che ho visitato nei racconti altrui
Non mi faccio mancare la favola
di ascoltare chi parla con gli occhi
e sussurra alla mia anima assetata

Vorrei essere amore e affetto costante,
invece sono distratta quanto basta
Ho sognato a volte di fuggire
per non affrontare il vuoto,
ma poi ho lottato fino alla fine

Ho sorriso per trattenere il pianto,
ma solo fino al primo giorno di pioggia,
acqua che lava via tutto
Ho spesso nostalgia dei volti cari
e di quella che non sono stata

Ho piantato in giardino le amicizie,
quelle non coltivate insieme a quelle rare,
preziose come erbe aromatiche
Ho più profumi in memoria
che sul comodino

Ho pianto per i ricordi che ho dimenticato
e per quelli che spolvero, troppo spesso,
nelle notti insonni, per non dimenticare
Son fatta così, continuo a sbagliare
e imparare, imparare e sbagliare…



armonia





 
 
Cascate fredde gelate, meraviglia
Fermati laggiù per favore, accosti paziente e io scendo
Il freddo di un posto sempre in ombra non mi sorprende,
attraverso la strada, non ci sono automobili
c’è solo uno strano silenzio che mi accompagna
Arrivo vicina, non so bene cosa mi aspettassi
ma il gorgoglio dell’acqua che risuona dentro questi templi trasparenti
mi trasporta, non vedo più stalattiti ghiacciate
ma canne di organo che risuonano dolcemente

Dedico a te cara Monica questa dolce melodia
dolce come te e non come il vento che ti ha portata via

 

ti innamorerai




Ti innamorerai in un giorno di pioggia
In quei giorni che speri finiscano presto,
grigi, dagli sguardi bassi, che riflettono il mondo
solo a chi si butta nelle pozzanghere

Ti innamorerai in un giorno di pioggia,
quando avrai dimenticato l’ombrello
quando le pozzanghere saranno più grandi dei tuoi salti
Chissà se ci crederai…

Ti innamorerai in un giorno di pioggia,
succedono cose belle nei giorni di pioggia?
Senza ombrello, tutto ti cadrà addosso, il vento ti spingerà
e il salto che farai sarà più grande dei tuoi timori

Ti innamorerai in un giorno di pioggia,
urlerà il tuo cuore per salire sul rumore della pioggia
alzerai il viso, le gocce correranno sulla curva del tuo sorriso
e il quadro diventerà un acquarello

Ti innamorerai in un giorno di pioggia
Quel giorno qualunque, diventerà perfetto
Cercherai il profumo di pioggia per sempre…
Ci crederai




(Ph- rosa zambonardi)

terra mare cielo


Guarda il tramonto, è magico
il sole è vicinissimo al filo blu dell'orizzonte
i suoi occhi scrutano tutto
non vuole perdersi nulla
respira il suo "qui e ora"
Ma un gabbiano lontano lontano
vola dentro questo quadro d'autore,
ali giovani e ora forti lo spingono,
diventa quasi trasparente
passando davanti al disco dorato
Gli occhi si lucidano,
il rumore del mare la consola,
ma è difficile trovare un senso,
mentre raccoglie manciate di perchè...
Vola piccolo
Vola in alto, dove sei sempre stato



(dedicata a Nicolò che ha attraversato il "mio" tramonto.... Buon volo piccolo cuore) 16/6/19

ape regina


E si torna a casa, ma dov'è casa?
La cerco con la musica che risuona nelle cuffie,
la cerco nel profumo intenso del mio gelsomino
che ho lasciato assetato, come me…
Sì, assetata di nuovi scorci e di giorni
che invocano di ridisegnare i contorni
di allargare i confini, di alzare gli occhi
senza l’urgenza di riporre nei cassetti
sciami di ricordi o di abitare case ordinate
Ma nell'alveare regina rimane la Poesia
dolce melodia, ronzio vitale del perenne cercare…
Si allontanerà mai l’ape da casa?
Si perderà mai nell'instancabile cercare di fiore in fiore 
fino a smarrire la via del ritorno,
inseguendo un alito ribelle,
inseguendo una melodia di pura libertà?


Acqua






Dopo una giornata ad Acquaria.... 16/3/2019


Acqua che nutre,
Acqua che è pura, acqua che cura,
Rinata, ritorni sicura...
L’acqua è coraggio, e mai recede, avanza, danza, convince, provvede

Se è acqua e sole arriva al cuore,
Sprigiona la gioia, insulta il dolore, sconfigge draghi, annienta paure
Se è acqua e vento, ti porta lontano
Lei viaggia, tu vedi, decidi, dirigi, ti muovi veloce con passo sicuro, incurante, sconfiggi ogni muro
Se è acqua nella terra produce prodigi, nutre, sostiene, modifica, crea,
trasforma e poi, calma, ritorna, ritrova la culla
Ora è acqua profonda, precisa, arricchita, nel diamante racchiude la vita, si esterna in bellezza assoluta, ha forme infinite, perfezione divina, riflette la luce, arriva alla luna
Poi torna mistero, si veste di nero,
Nel ghiaccio profondo lavora,
Poi scava, impudente, la strada ritrova, rivede la luce..
L’acqua è coraggio e mai recede


(Poesia di Tiziana Gipponi)

 

messaggi dal silenzio




Abbandono in silenzio
il filo ingarbugliato dalle parole,
mi tuffo nel rifugio di pallidi pensieri,
lancio lettere sparpagliate
come dadi sul tavolo della notte

 
Rammendo tele bianche
con capelli d’argento,
mille colori spettinati si animano
e s’infrangono come onde,
nudi, su rive ruvide

Ho bisogno di andare oltre
di ascoltare la musica del mare,
voglio uscire dalla bottiglia e camminare scalza,
mostrare la tristezza senza pudore,
urlare e poi stringere mani sconosciute

Stropicciami senza rimpianti
legami lontana dalla noia
chiedimi tutti i baci negati,
balla con me, guancia a guancia
come nel sogno dolce che porto con me

la mia stanza



Ha pareti trasparenti la mia stanza
non ha tetto ne pavimento,
solo un grande tappeto erboso,
piccoli sgabelli messi in circolo
e ceste colorate posate qua e là

Nella verde ci ho messo libri ed  infinite parole
in quella azzurra arcobaleni di colori e pennelli
dalla rossa spuntano fotografie un po' sbiadite dalla storia
nella gialla fiori cuori e bottoni, chissà cosa ci farò…

Aspetto lì la luce al mattino
e la sua promessa perenne di novità,
così come attendo la sera,
riponendo  con cura  
quella che più non sarò

Ha una bella finestra la mia stanza,
è sempre aperta, seguo lo scorrere del tempo
tra i rami dell’albero amico poco più in là
che si lascia solo spettinare dal vento,
perché solido e saggio, come non sarò mai

Ha tende celesti e leggere la finestra della mia stanza,
come vele gonfie che portano via crucci  e tormenti
ed invitano al viaggio, su vie mai tracciate
con zaini leggeri e  occhi aperti a scrutare
gli orizzonti sconfinati

Dolci note aleggiano tra le sue pareti
un tintinnio di conchiglie richiama il mare
antichi canti, melodie che fan vibrare,
ninnananne e girotondi, canti di bimbi
che l’abiteranno domani, oppure solo nei sogni

C’è profumo di gelsomino nella mia stanza
di cioccolato e mandarino,
ci sono parole belle e pensieri coraggiosi
mani unite, braccia che incorniciano…
la mia stanza non c’è, se non dentro di me





(fotografia di Rosa Zambonardi)

Buona Strada





Ci sono tante strade,
strade ripide e tortuose
altre dolci e panoramiche,
ce ne sono molte assolate
oppure delicatamente ombreggiate
Ne trovi alcune profumate di stupore
e altre male illuminate
ci sono anche quelle che fai e rifai mille volte,
passi e ripassi e come sui selciati,
ascolti sempre lo stesso rumore di sassi

Poi un giorno, un giorno qualunque
ascoltando un pensiero rintanato nelle pieghe del tuo cuore,
ti accorgi che quella è proprio la Tua strada
quella che hai sempre cercato,
quella che ha il profumo della speranza
e ammalia come un sogno
quella che –vivi-  per un Oggi migliore
denso di rispetto e coccolato dall'Amore,
un Oggi dove più nulla spaventa,
perché condiviso, passo dopo passo

Elena e Matteo
chi vorrà seguirvi lungo la vostra nuova strada
non avrà bisogno di mappe, di satelliti o navigatori
ascolterà il tam-tam dei vostri cuori
che da sempre cantano all'unisono




Auguri dal cuore, vi voglio bene


Papavero



Un papavero non lo puoi cogliere,
non ne puoi fare un mazzo
anche se per donarlo a qualcuno,
un papavero avvizzisce all’istante
punendo il tuo gesto
Ma non pensavo
fosse così timido
da non poterlo ritrarre…
Freme nella danza incessante
al tempo di ogni piccolo alito di vento
ondeggia e si ribella spettinando
impertinente i suoi petali…
Ho dovuto attendere con pazienza
e dedizione, sussurrando dolci parole
all’amico vento affinché tacesse,
per un piccolo istante…
il tempo di un battito d’ali rubare
tutta la bellezza di questo dolce fiore





viaggio nell'essenza



Gemme in procinto di sbocciare
vicino alle torri antiche
che dominano senza fare ombre
sul loro cammino
C’è luce e voglia di spogliarsi
tra alberi di tutte le stagioni
insieme ai pesci che volano,  
nelle geometrie di studi infiniti…
Colore e colore,  fino al bianco e nero
che tutto abbracciano,
come le dolci parole che sgorgano
con l’eco del mare dalla lucente conchiglia
che ha delicate parole che placano
la fame e la sete dell’ignoto
Le gemme si schiudono,
nel cerchio solo occhi che non vedono,
ma cercano nell'oceano
risposte e sentieri,
occhi che risplendono
come rubini incastonati  
occhi bagnati da laghi dorati,
ninfee dal cuore di diamante
e spirali nelle pupille
dall'albero ponte,
in una sinfonia di colori e note
racchiuse in Case armoniche di oggi
e di domani















radici



 
chiome spettinate
cuori appesi,
passi e ripassi
sentieri di ieri,
catene usurate
mappe mai disegnate









Venice B&W

la mia Venezia in bianco e nero.... 
            solo sfumature...
            perché a volte i colori non servono,
            perché i silenzi,a volte parlano, 

            e dicono di più