A volte mi sento così “esclusa”
l’attenzione non basta
mi mancano troppi respiri
per starvi a ruota
Allora evito di fermarmi sulle parole
seguo l’ardore, lo slancio
che fan scintille tutt’intorno
e mi lascio trascinare
Altre volte mi vola il cuore
nei racconti di ripide salite,
dense di sudore e fatica,
che mi tengono così sospesa…
Fin quando scivolo giù, lungo i pendii
tirando i freni delle mie paure,
degli inutili timori per le volate
condite di risate e scivoloni
Alla fine, contagiata dall’ardore
raccolgo tutti frammenti profumati
della passione intensa ed esclusiva
e li appoggio lì, nelle pieghe del cuore
che non ha pezzi di ricambio
Io sono ferma là, quando ti chiedevo: Paci bici? E tu lasciavi tutto e si partiva con la gioia in ogni cellula
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