l'asceta e la fanciulla




 
ti sei rinchiuso nel castello di cristallo,
ho infranto le ali, abbagliata da riflessi,
avrei rinunciato all’aria, per dar respiro a te
 
 
hai sprangate porte e finestre,
ho attraversato accessi segreti
sconosciuti a tutti e sono arrivata a te
 
 
hai bendato i tuoi occhi,
non  servono sguardi per scorgermi
come il “principe” sai vedere con il cuore
 
 
hai legato le mani dietro la schiena,
mentre braccia imploranti si stringono
al petto, celando cicatrici di spine
 
 
hai inutilmente tappato le orecchie,
ti raggiunge la voce del cuore, in canto
di melodie per consolare le nostre anime
 
 
nella torre più alta, triste prigioniero,
hai chiuso occhi e orecchie, legate le mani
e accettato in silenzio … le mie torture


Nessun commento:

Posta un commento