nel giardino che nessuno sa



Ti chiedi mai dove sono finiti la Fanciulla e il Giardiniere?
Io me lo chiedo spesso...
E da qualche giorno ho questa immagine negli occhi.
Lui ha abbandonato il giardino assorbito dalle attività dell'Asceta che è imprigionato da mille affanni  che lo consumano.
Lei si è vestita da giardiniere e si sta occupando di un sacco di  cose, ha un giardino tutto suo che è il suo rifugio.
Sono tutti e due occupatissimi.
Lei pensa spesso a Lui.
Prima di decidere di occuparsi del giardino ha vagato in tanti luoghi scuri, brutti e polverosi, rattristandosi e sporcandosi solo per farsi male, cercando invano risposte a domande impossibili, urlando ai sordi il suo tormento, torturandosi per la tristezza profonda del  giardiniere vestito da asceta.
Dopo tanti giorni tristi, dopo tanti giorni dolorosi, dopo tanti giorni di sbandamento, dopo tanti giorni sola,  infinitamente sola, una mattina un Raggio di Sole, l'ha condotta al cancello di un giardino e lei ha capito:
Inutile cercare di trovare un posto dove incontrare il  Giardiniere,  è lì il loro posto, in giardino!
Inutile affannarsi a cercare il tempo , il tempo è dentro di loro.
Inutile tentare di raggiungere il Giardiniere imprigionato dal triste Asceta
Inutile cercare di sporcare tutto, le perle anche se infangate rimangono perle, ed è così che lei considera i momenti assaporati con il Giardiniere, sia quelli veri che quelli sognati, non c’è differenza perché vissuti tutti con il cuore aperto con purezza, sincerità  e dolcezza infiniti.  
Inutile distruggere i fiori che crescono,  ci sono boccioli ovunque, è primavera!
Inutile cercare di cancellare la felicità, la trepidazione, la gioia, la sorpresa costante dei giorni trascorsi gustandosi parole che viaggiavano ovunque.
E' di quei “giorni” che lei si sta occupando e sono come tanti semi.
La fanciulla, appena ha un attimo di tempo, li sta seminando  nel giardino in attesa della fioritura, non sa cosa nascerà, l’importante è curarli perché così facendo cura il suo cuore e si stente utile a qualcuno.
Quando esce dal giardino dona sorrisi a chi incontra, o almeno ci prova, fa il possibile perché si è odiata i giorni del buio, quando scontrosa e chiusa in se stessa odiava il mondo.
Quando esce dal giardino è rigenerata e questa è la sua forza, ora guarda le persone con occhi nuovi , non è più la stessa non potrebbe più tornare come prima.
Il giardiniere le ha dato nuova linfa, l’ha spinta verso nuovi orizzonti e credendo in lei,  l’ha valorizzata.
Lei si sente una persona vestita a nuovo.
Va spesso nel giardino perché lì può, curando ogni filo d’erba, accarezzando i nuovi germogli,  annusando nuovi profumi, scavare in se stessa con calma e serenità.
Sta cercando una nuova strada sta cercando di riordinare tutto, dal suo risveglio tante cose si sono spostate è disorientata, ma fa parte della sua nuova -professione-
Quando esce dal giardino è piena di buoni propositi, che spesso mantiene.
Quando rientra in giardino è perché si sente scoppiare, perché sente le lacrime tornare, perché sente la tristezza prendere il sopravvento, perché sente il desiderio di tornare, il desiderio di un po’ di felicità.
Rientra quando si sente sperduta nelle strade di tutti i giorni,
Rientra quando sente ritornare con l’eco  i richiami che manda al giardiniere, è sempre e solo la sua voce che sente, sono sempre e solo le sue parole quelle pronunciate.
Lui è la fuori, ma lei non sa più dov’è, non sa più dov’è lei.
Non sa che fanciulla sarebbe accanto al giardiniere, ma ha smesso di chiederselo.







Nessun commento:

Posta un commento