quando tu

quando stanco
aprirai la mia porta
acqua di rose diventerò
e inonderò il tuo corpo
colando da una brocca argentata

quando assetato
sentirò il tuo cuore
in calice mi trasformerò
e dalle dolci labbra decifrerò
l’enigma per dissetare il tuo spirito

 
quando inquiete
le mani mostrerai
lascerò fluire le parole,
come  filtro  le depurerò
fin quando uno sorriso lieve vestirai
 
quando affamato
il corpo cibo chiamerà,
colori e sapori fiammanti
solo per te inventerò, mentre tovaglia
fresca di bucato per la cena indosserò
 
quando il sonno
tarderà a raggiungerti
ombra lieve invocherò
a coprire le palpebre, scrigno
di tesori amati e veglierò sul tuo riposo
 
in questo  sogno
di occuparmi di te
ascolta il mio cuore che ride
in questo pazzo dono d’amore,
che ahimè, non ti ho mai potuto fare




 

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