distratta e stonata quasi sempre assorta, mi aggiro tra le gente troppa gente occhi capelli nasi bocche spalle schiene gambe piedi chissà dove sei? dimentico spesso di sorridere, chi ha spento la danza e ammutolito la luce? parlo con calore a chi non ha orecchi nutro della mia essenza chi non ha fame affamata e muta vivo l’assurdo dei giorni e ruberei gli occhi di chi ti passa accanto
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