Colazione a Firenze






Uno zaino leggero
e una domanda invadente,
che cela una risposta densa
della paura di sussurrarla

Occhi scuri riflettono
occhi azzurri, di mare o terra
lucidati da onde di lacrime,
ritirate ormai tra lontani scogli

Vento e nuvole ci rincorrono
nei cieli, mentre coloriam pensieri
sui selciati antichi di Firenze,
due alleati appesi allo stesso miraggio

Coccolati da tanta storia raccontiamo
la favola di un gelsomino rinsecchito
e di selvagge orchidee fiorite in terrazza,
per un finale ancora tutto da inventare





l'ultima bugia


 

ha vagato appesa alla speranza 

per non calpestare scogli di dolore,

aria e acqua han colorato la pelle

filtrando la luce d’un sogno d'amore

fino alla fine,

fino al risveglio...

il viso si contrae, in un sorriso

il corpo trattenuto nell’amplesso,

vive l’inquieto incubo della malinconia,

dove impervia sopravvive, l’ultima bugia

 

 

a wonderfull wor(l)d





(scritta a 4 mani e 2 cuori con Mario De Fabrizio)


 
Alla fine
Un fiume in piena
si porterà via
le cattiverie,
le piccolezze umane,
gli sguardi d'odio,
i rancori,
la superbia e l'egoismo
che stanno devastando
questo nostro meraviglioso mondo...

Alla fine
rimarranno
i bei momenti,
i brividi di certe emozioni
provate e condivise,
le vibrazioni delle note
che escono da queste magie,
le parole note che entrano dentro
e rimangono... e germogliano... e fioriscono
 
Alla fine


donne, incompiuti capolavori





arrabbiate piangono sulla terra
baciate dal sole, scivolano fino
allo stupore di tramonti –unici
alte, drappeggiate, dense o basse,
vagano in favole di mostri e pagliacci,
di fate e fanciulle indomite…


arruffate, morbide
inspiegabili o confuse,
sofficemente tragiche,
troppo spesso travolte
in struggenti incantesimi

…son le nuvole
che fan la bellezza del cielo!

 

 




speranza rosa



 

Le piccole mani raccolgono un fiore,
dal giardino di casa da dedicare a papà,
hai scelto quello più bello il non-ti-scordar
ora sei piccina e non sai, ma lui mai si perderà
.
Gli occhi azzurri, profondi come i suoi

sorridenti nella danza delle corse verso lui,
ti prende le manine, volare ti fa
gira gira che gioia, che felicità

Quel vestitno mi riporta a giorni lieti e lontani
alle passeggiate dietro casa con il mio papà,
mi appendo alla sua mano, immensa e adorata
mi racconta del mondo come un gran girotondo
.
Narro i miei giorni, trasformandoli in favole

tu ascolti paziente, non ti sfugge mai niente,
il mio cuore canta, gioia e felicità
piange o ride, che differenza fa?
.
Piccola bimba profumata di Rosa

tu non rincorri i miei giorni, io non coloro i tuoi
tu mi insegui sincera, sei già mia prigioniera
io per sempre abbracciata a te Speranza adorata  

chi bussa alla mia porta?



  

Maggio bussa alla mia porta
è ora, devo prepararmi
al rito del mese delle rose,
una ricetta per guarire e rifiorire
come nei maggio della mia storia
di bambina ormai donna


Maggio bussa alla mia porta
si presenta, con il dolce aroma
della promessa fatta a mamma,
adorata catena a mani giunte
la sera a letto o lungo la strada
della scuola, per sentirmi più buona


Maggio bussa alla mia porta
mentre, incartata aspetto sempre
germogli dai semi gettati al vento
nelle sere di un maggio fatato,
quando maga turchina ho preparato
rari infusi dalle mie foglie per guarirti


Maggio bussa alla mia porta
allora, chiedo alla mia anima triste
rinchiusa in quel giardino roccioso,
di che colore tingerò i giorni nuovi,
profumeranno di buono le mie ore,
riderò o piangerò nelle preghiere ?

Maggio bussa alla mia porta
sono pronta, trattengo il fiato
corro tra ranuncoli e non ti scordar
vento dispettoso non rubarmi la voce,
apro le braccia, non preoccuparti maggio
qualche cosa mi inventerò