triste mente



ho imprigionato i sogni
nel labirinto dimenticato,
siepi incolte, rovi, spine, li sgretolano 

ho segregato il profumo
in un’anfora abbandonata
nel magazzino rimasugli è lì, impolverata 

ho incatenato i pensieri
infinite domande poste e riposte,
ammutolite senza voce nell’inedito libro

affacciata al dirupo della tristezza
ripudio la mia ombra, sola
senza storia, vorrei perdermi nei giorni 

chiudo gli occhi finestra sull’oggi,
chiudo l’anima porta aperta sul domani,
stringo a pugno le mani vuote

chiudo la bocca, basta parole, lasciatemi qui 
in questo  tenebroso buio
vorrei trovare la forza di farmi scaldare,
da pigre lacrime che lascio scivolare, 
ad annaffiare questo cuore,  seme secco,
forse lui vuole ancora germogliare

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