Poesie e altro... di Rosa Zambonardi
Mi chiami
Appesa a un filo
Bongiorno piccola marionetta
Anche oggi ti ritrovo posata nel tuo angolo,
arruffata, con quegli occhi umidi che mi raccontano
di un oggi uguale a ieri, uguale a domani
Mangiafuoco ci è riuscito,
piano piano ti ha rubato tutto:
i colori, i sorrisi, le forze, le parole, la musica,
le canzoni, i sogni - quel tiranno non ti concede tregua
Non vuole che ricordi il tuo tempo,
quello vissuto per tanti anni:
fatto di corse a perdifiato nei prati fioriti,
quando solo il vento ti rubava la canzone di primavera
Continua a tirare i fili,
ma tu non partecipi più, reciti la tua parte,
ma le parole escono troppo basse,
storte, stonate, incomprese
Il pubblico non applaude più
Tanti, troppi se ne sono andati via
Quelli che tornano hanno spesso occhi lucidi
Provano a stringerti le mani
cercano le carezze, ma i fili sono diventati troppo corti
troppo corti per un abbraccio ricambiato
Mangiafuoco non vuole ancora liberarti
Non taglia i fili, diventati pesanti catene
Solo lui sa, quando calerà il sipario
Forza piccola marionetta stanca
ancora un boccone, un sorso, un passo, una parola
Guardami sono io, sono qui!
Oggi ti ho portato il gelato....
... e si fa sera
Benvenuto Enea
oro nero
Giovanna e Ivano
Carissimi Giovanna e Ivano,
Vorremmo innanzitutto ringraziarvi per l’onore che ci avete fatto con la vostra richiesta!
Sì, saremo testimoni del vostro matrimonio!
Come siamo stati i testimoni di questo Amore che è sbocciato,
senza troppe aspettative, senza fretta, e come testimoni abbiamo fatto quello
che ci veniva naturale, ovvero vi abbiamo accolto nella nostra famiglia.
La storia del vostro Amore è vostra e non ve la posso
raccontare.
Questa è invece la breve storia della nostra lunga
Amicizia.
Di un’amicizia che per Livio e Ivano è partita tanto
tempo fa.
Ad un certo punto è arrivata Rosa, ma noi sappiamo
che questa rosa non ha scalfito l’amicizia tra i due ragazzi, semmai è stata
testimone di quegli episodi più volti raccontati, testimone di questa amicizia
che si è sempre maggiormente rafforzata.
Sì, perché Ivano c’è sempre stato per noi, nelle
belle ricorrenze dei festeggiamenti, delle pizzate, delle cenette o delle
semplici serate, ma soprattutto nei momenti difficili e visto che non li voglio
nominare in questo giorno di festa, mi va di ricordare solo che in quei momenti
Ivano eri lì, come ci si aspetta da un amico Vero, tanti lo dicono a parole e
invece Ivano l’ha fatto e a noi piace ricordare questo.
Ivano una perla di ragazzo, perla rara, ruvida e
lucente!
Ruvida perché la vita ha cercato di scalfirlo tante
volte, ma non è mai riuscita a spegnere l’ardore dei suoi valori che brillano
sempre.
Adoro Ivano quando cucina le sue prelibatezze e
condivide le sue maxi-porzioni.
Adoro la sua risata contagiosa. Dice stupidaggini
così seriamente, che pensi sempre che faccia sul serio….
Adoro Ivano quando fa il ragazzino, quando è fragile
e non si vergogna di mostrarlo, quando accoglie la vita e la sua rugosità senza
fare una piega, lo vedi si raddrizza, si butta tutto alle spalle, e giù che
ricomincia a lavorare…
E poi un giorno arriva Giovanna, in punta di piedi, anzi, a piccoli passi di danza, come una libellula eterea quasi trasparente. O meglio, lei pensava di essere trasparente quasi invisibile per noi; invece, senza ascoltare troppo le sue apprensioni noi l’abbiamo incoraggiata e accolta, ed è diventata parte della squadra, le abbiamo raccontato il nostro tempo, i nostri aneddoti e abbiamo quindi continuato la strada insieme…
Ricordo quella giornata magica, tutti e quattro
intenti a guardare il tramonto sul lago con le sue mille sfumature, che erano
anche le nostre, per poi giraci e trovare una luna piena, inaspettata, che ci
ha trovati incantati a fare “oohh” come i bambini, emozionati e trepidanti.
E come dimenticare quel giorno in cui Giovanna mi
disse: “Perché non scrivi un libro con le tue poesie?” o in un pomeriggio
disse: “Non mi piace farmi fotografare!” e poi, il libro arrivò e un click dopo
l’altro ci siamo ritrovate a trasformare il bagno, della casa al Colle, in un
set fotografico, per raccogliere una sintonia fatata e inaspettatamente,
raccontare la Giò che è per pochi, quella audace e intraprendente…
Perché lei ritrosa e timida, brandisce una corazza di
madreperla, ma mostra il fianco a chi l’accarezza con rispetto e dolcezza.
E così il terzetto, ora quartetto si è allargato e ben assestato.
Noi che abbiamo un matrimonio "dalle spalle larghe", saremo testimoni del Vostro, con il cuore colmo di emozione.
Auguri Amici!
Buona vita insieme!
9 aprile 2022
Gio e Ivo
Lei,
piedi piccoli, occhi grandi,
occhi
che luccicano a passo di danza
sulle
note -scordate- da rammendare
in
giornate zuccherate da dolci melodie
Occhi
belli, in giornate a-mare che ondeggiano,
che la
cullano con il vento nei capelli
Bocciolo
legato da nastri sfumati e trepidanti
su un
giaciglio di lucciole e risate, da non trattenere
Danza
Giò, danza, danza,
danza
ora, danza per noi,
danza
per Te, danza per Lui
Lui,
spalle
larghe, battuta sempre in tasca
Gioca
spesso a fare il serioso, ma non fa paura,
anzi,
giullare di corte ti trascina
in un vortice
di teatrini esilaranti
Dolce
menestrello
sa
raccontare le rughe della vita,
affrontata
senza fare una piega
La
racconta come una ricetta
ingredienti
misti, rosolati in padella
sapori,
colori e profumi indimenticabili,
piatti
speciali, in porzioni da reggimento
Insieme,
un
agro-dolce che pizzica la lingua e scalda il cuore
per
mano, un giorno alla volta, guardando avanti
insieme
per sempre.
Auguri!
a-mare per sempre
La riva del mare è sempre così accogliente
Non serve far nulla,
i pensieri si azzerano
mentre gli occhi corrono lungo la trama delle onde
che il vento pazientemente compone
Onde limpide e fresche,
che la spiaggia ignara disperde
Affiora qualche ricordo,
nascosto in minuscoli frammenti,
ma ho imparato non cavalcarlo,
lo consegno al vento, lui sa cosa fare…
Tinge di bianchi silenzi la tela di questo giorno,
rammenda di blu gli strappi delle assenze
e infine mi riconsegna un quadro di pace
Cristina e Sergio
Paci bici?
Son fatta così
mi fermo spesso su dettagli
Son fatta di pianti senza ragione
e di pochi atti di impulsività
Non sento la mancanza dei luoghi
che ho visitato nei racconti altrui
Non mi faccio mancare la favola
di ascoltare chi parla con gli occhi
e sussurra alla mia anima assetata
Vorrei essere amore e affetto costante,
invece sono distratta quanto basta
Ho sognato a volte di fuggire
per non affrontare il vuoto,
ma poi ho lottato fino alla fine
Ho sorriso per trattenere il pianto,
ma solo fino al primo giorno di pioggia,
acqua che lava via tutto
Ho spesso nostalgia dei volti cari
e di quella che non sono stata
Ho piantato in giardino le amicizie,
quelle non coltivate insieme a quelle rare,
preziose come erbe aromatiche
Ho più profumi in memoria
che sul comodino
Ho pianto per i ricordi che ho dimenticato
e per quelli che spolvero, troppo spesso,
nelle notti insonni, per non dimenticare
Son fatta così, continuo a sbagliare
e imparare, imparare e sbagliare…
armonia
Il freddo di un posto sempre in ombra non mi sorprende,
attraverso la strada, non ci sono automobili
c’è solo uno strano silenzio che mi accompagna
Arrivo vicina, non so bene cosa mi aspettassi
ma il gorgoglio dell’acqua che risuona dentro questi templi trasparenti
mi trasporta, non vedo più stalattiti ghiacciate
ma canne di organo che risuonano dolcemente
Dedico a te cara Monica questa dolce melodia
dolce come te e non come il vento che ti ha portata via
ti innamorerai
grigi, dagli sguardi bassi, che riflettono il mondo
solo a chi si butta nelle pozzanghere
Ti innamorerai in un giorno di pioggia,
quando avrai dimenticato l’ombrello
quando le pozzanghere saranno più grandi dei tuoi salti
Chissà se ci crederai…
Ti innamorerai in un giorno di pioggia,
succedono cose belle nei giorni di pioggia?
Senza ombrello, tutto ti cadrà addosso, il vento ti spingerà
e il salto che farai sarà più grande dei tuoi timori
Ti innamorerai in un giorno di pioggia,
urlerà il tuo cuore per salire sul rumore della pioggia
alzerai il viso, le gocce correranno sulla curva del tuo sorriso
e il quadro diventerà un acquarello
Ti innamorerai in un giorno di pioggia
Quel giorno qualunque, diventerà perfetto
Cercherai il profumo di pioggia per sempre…
Ci crederai
(Ph- rosa zambonardi)
terra mare cielo
Guarda il tramonto, è magico
il sole è vicinissimo al filo blu dell'orizzonte
i suoi occhi scrutano tutto
non vuole perdersi nulla
respira il suo "qui e ora"
Ma un gabbiano lontano lontano
vola dentro questo quadro d'autore,
ali giovani e ora forti lo spingono,
diventa quasi trasparente
passando davanti al disco dorato
Gli occhi si lucidano,
il rumore del mare la consola,
ma è difficile trovare un senso,
mentre raccoglie manciate di perchè...
Vola piccolo
Vola in alto, dove sei sempre stato
(dedicata a Nicolò che ha attraversato il "mio" tramonto.... Buon volo piccolo cuore) 16/6/19
ape regina
Acqua
Dopo una giornata ad Acquaria.... 16/3/2019
Acqua che nutre,
Acqua che è pura, acqua che cura,
Rinata, ritorni sicura...
L’acqua è coraggio, e mai recede, avanza, danza, convince, provvede
Sprigiona la gioia, insulta il dolore, sconfigge draghi, annienta paure
Se è acqua e vento, ti porta lontano
Lei viaggia, tu vedi, decidi, dirigi, ti muovi veloce con passo sicuro, incurante, sconfiggi ogni muro
Se è acqua nella terra produce prodigi, nutre, sostiene, modifica, crea,
trasforma e poi, calma, ritorna, ritrova la culla
Ora è acqua profonda, precisa, arricchita, nel diamante racchiude la vita, si esterna in bellezza assoluta, ha forme infinite, perfezione divina, riflette la luce, arriva alla luna
Poi torna mistero, si veste di nero,
Nel ghiaccio profondo lavora,
Poi scava, impudente, la strada ritrova, rivede la luce..
L’acqua è coraggio e mai recede
(Poesia di Tiziana Gipponi)
messaggi dal silenzio
Ho bisogno di andare oltre
Stropicciami senza rimpianti
la mia stanza
tra i rami dell’albero amico poco più in là
(fotografia di Rosa Zambonardi)
Buona Strada
Auguri dal cuore, vi voglio bene
Papavero
viaggio nell'essenza
radici
passi e ripassi
sentieri di ieri,
catene usurate
mappe mai disegnate
Venice B&W
perché a volte i colori non servono,
perché i silenzi,a volte parlano,
e dicono di più















