Papavero



Un papavero non lo puoi cogliere,
non ne puoi fare un mazzo
anche se per donarlo a qualcuno,
un papavero avvizzisce all’istante
punendo il tuo gesto
Ma non pensavo
fosse così timido
da non poterlo ritrarre…
Freme nella danza incessante
al tempo di ogni piccolo alito di vento
ondeggia e si ribella spettinando
impertinente i suoi petali…
Ho dovuto attendere con pazienza
e dedizione, sussurrando dolci parole
all’amico vento affinché tacesse,
per un piccolo istante…
il tempo di un battito d’ali rubare
tutta la bellezza di questo dolce fiore





viaggio nell'essenza



Gemme in procinto di sbocciare
vicino alle torri antiche
che dominano senza fare ombre
sul loro cammino
C’è luce e voglia di spogliarsi
tra alberi di tutte le stagioni
insieme ai pesci che volano,  
nelle geometrie di studi infiniti…
Colore e colore,  fino al bianco e nero
che tutto abbracciano,
come le dolci parole che sgorgano
con l’eco del mare dalla lucente conchiglia
che ha delicate parole che placano
la fame e la sete dell’ignoto
Le gemme si schiudono,
nel cerchio solo occhi che non vedono,
ma cercano nell'oceano
risposte e sentieri,
occhi che risplendono
come rubini incastonati  
occhi bagnati da laghi dorati,
ninfee dal cuore di diamante
e spirali nelle pupille
dall'albero ponte,
in una sinfonia di colori e note
racchiuse in Case armoniche di oggi
e di domani