ci sono parole



 
ci sono parole...
che non si raccontano,
le respiri,
come onde le culli
con un soffio lieve
ti trasportano
nella fragilità di un fiore solo…
ho scelto di raccontarmi
perché era l’unico modo
per starti vicino
ho scelto parole per accarezzarti
coccolarti, consolarmi
chissà se ti è giunto il profumo,
profumo di parole colte nel mio giardino
per te, per me





giornata nera? no... rosa


esco all’aperto, mi costringo a lasciarmi andare
provo a consolarmi, gli occhi corrono attorno
sono in un bel posto, forse non è difficile
 
dal cielo scuro arrivano lampi  e tuoni lontani,
nuvole nere non eclissano il rosso del sole
che puntuale sta andando a dormire
 
dolci colline toscane mi invidiano un sospiro,
luci arancioni sul cucuzzolo, paese arroccato
splendore di ieri, nostalgia di oggi
 
freme la natura mentre la quiete mi avvolge,
il vento arruffa le foglie e spegne il miagolio dei gatti,
vorrei tu fossi qui, vorrei portati qui, tu sei qui
 
mi stringo la giacca, ci vorrebbe un abbraccio
il cuore in sospeso aspetta un messaggio,
il silenzio non fa male per stasera
era scontato
 

Un anno di me


 
 

Volevano spegnere il mio sorriso?
Quando quel cancello si chiuse,
non mi girai a guardarlo,
sentivo le mani, le pacche, le strette,
le parole frullavano dentro frasi fatte,
in un assurdo girotondo...
nel cigolio del cancello che si chiudeva
solo le lacrime straripanti, senza più argini
parlavano di me, di quella “forte”
Le gambe incerte mi portarono a casa,
sorrisi innocenti e piccole manine
mi trattennero dal cadere nel baratro,
stringendo il cuore dentro il bisogno sconfinato
di trovare un senso a tutto ciò.

Non so chi volesse spegnere i sorrisi…
So che iniziò il tempo di chiudere le porte,
di raccontare ai muri com’era andata,
per non raccontarlo allo specchio
Domande, domande…senza risposte,
mentre i suoi piccoli grandi progressi
scivolavano come un balsamo sulle ferite,
dolci come le carezze del suo cucciolo,
in un tempo che dilatò gli istanti,
in giorni, in settimane, in mesi…

Non credevo, ma alla fine ho ritrovato il sorriso…
Colpa dei miei angeli custodi!
Si aggiravano nei paraggi,
mi sorreggevano con il loro Amore
con la parola giusta, piano piano,
sospingendomi fuori casa, dove mi aspettava
nuovamente la Vita con le sue sfide infinite.
Sono pronta, vestita di una nuova corazza
chiamiamola consapevolezza o voglia
di sorridere… Bentornata a me!




(Poesia nata "ascoltando" un'amica)