in prestito




prestami i sogni
voglio tornare su
essere stella nel blu,
ruba la monotonia
che rapisce i mattini
e torna a bussare la sera,
colora la musica,
accendi il tam tam,
accelera il respiro
il pallore del viso
l’incertezza del sorriso,
l’enigma che stinge
tra le labbra di rosa,
respira piano
fuori dal tempo
al tempo lento
del ritorno
al silenzio






cartolina d'estate





 
 
piedi, gambe, mani, capelli,
onde, schizzi, sole,
sassi, fiori, canzoni,
folla…
e poi Lei
un cappello di paglia demodé,
ricci ribelli, occhi smarriti,
esile, bella…
stringe fiera la mano del suo Amore
la gente guarda solo lui
la pancia grande, rotonda
immensa, è buffo come cammina,
ridono di lui…
si stringono la mano felici
la gente ignora la forza che li unisce



forse tu non sai





forse tu non sai che
la musica ha diretto le mani
nelle profondità dello spirito,
che le dita han toccato corde tese, 
dando fiato al fuoco
e togliendo il respiro

martellanti note
hanno scavato terra e sassi
sotto i piedi incerti,
incrinato selciati
dove assopiti sogni e dubbi
danzavano da sempre all'unisono

forse tu non sai che
l'acqua non è riuscita
a lavare via quei sospiri,
che la scia rovente brucia ancora
e stamane fa risplendere gli occhi,
occhi persi che non trovano
nello specchio, la donna di ieri

ma forse tu, non vuoi sapere







(fotografia di Rosa Zambonardi)