lento accarezza le rocce di sempre
mentre il sole gioca con le nuvole,
allunga le ombre, per poi farsi attendere
non riescono a spingere lontano
le pigre foglie, che adagiate sul letto
girano e rigirano senza fretta di finire
anche una foglia aggrappata
ad un invisibile ragnatela
spaesata ondeggia
senza farsi domande
stanca, ma lieta, trattengo tutto
sostenuta dalla brezza d’autunno
stringo uno scialle di pensieri
per scaldarmi, mentre aspetto domani
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