stesa a terra...
è così caldo il pavimento,
chiudo gli occhi,
il respiro si calma
tutto è sotto controllo,
il cielo mi riveste
lascio che il sole
esamini ogni angolo,
la pelle brucia
io, spogliata, derubata,
al limite
ora... la mano sfiora l’acqua
la piscina, da silenziosa
lentamente s’increspa,
un brivido contagioso
frantuma tutto
due gocce sfuggono,
come tentacoli
arrivano laggiù nel nulla
dove incalzante rimbomba
il rumore della nostalgia
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