profuma
il lago,
l’onda
non si ferma
non mi
ascolta
tremano
le luci sulla riva,
al
tavolo una candela
brucia
nostalgia
melodici
pensieri seguono
una
campana che batte
un
tempo mai accordato
folaghe
lanciano richiami
ignare
compagne di questa cena,
sul
volto solo smarriti riflessi
ignorata
dai turisti,
alzo
gli occhi verso te
sei
laggiù, sull’altra riva
silenzioso,
come il mio telefono