due anime


sono qui, ti chiedo perdono
stamattina mi sono lasciata andare
alla disperazione,
il tuo silenzio mi fa impazzire
è da giorni che giochiamo a misurarci

la tua forza,  la mia debolezza
la tua fermezza,  la mia tristezza
le tue scelte, la mia ostinazione
la tua coerenza,  la mia confusione
i tuoi silenzi, la mia fragilità
 
dopo lo sconforto,  arriva la desolazione
e mi fermo, immobile, scatola vuota, senza forze
timida e indifesa  ecco si alza la voce del Cuore
sì, quella vocina zittita da giorni dalla signora ragione
che scruta la realtà e si vanta di recitare grandi verità
 
lui che vede oltre,  mi ha sussurrato
con calma le parole giuste
da tempo non volevo consolazione,
ecco uno scorcio di azzurro appare
tra la nebbia nera e la pioggia martellante 

fa male piangere tutte le lacrime,
ma  distrugge anche trattenerle
grande è la sofferenza per i gesti che cadono nel vuoto,
ma lo anche l’impossibilità di ricambiarli 

cercare di raggiungerti è faticoso,
ma lo è anche fuggire sapendo di farmi soffrire
se le  lacrime liberate alla fine consolano,
quelle trattenute sono laceranti

la rabbia per la scatola vuota
che ho riempito di illusioni e false speranze
è forte come il trattenere le mani
dal colmarla di tutto quello che avresti da donare
 
e se io corro sotto la pioggia
tu rinunci ad ascoltare la musica delle gocce
mentre io cerco di riempire il vuoto di te
tu non ti concedi di pensare a qualcosa di felice
 
io che voglio credere al destino
tu che lo beffi con le scelte da asceta
io che non mi rassegno e ti torturo
tu che accetti il sacrificio
 
hai ragione Cuore mio
se io sono senza lui
anche lui è senza di me
siamo due anime sole,  o solo due anime




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