nel mio rifugio
accarezzo
lentamente il lucido muschio ascolto l’acqua del ruscello farsi musica annuso l’aria fredda, presto profumerà di primavera inseguo scie di aerei dissolversi nel cielo invidio i passerotti spensierati cerco gemme minuscole sui rami nudi di gennaio ammiro i fiori di gelsomino giallo, vittoria sul gelo rinfresco mani e gola nell’acqua gelida di fonte saluto il nonno sorridente col suo cane là nel mio rifugio ricerco la pace, nel mutare perenne delle stagioni scalciando pensieri solitari che mi spingono lontana da qui sussurrando nel silenzio quell’antica preghiera accogliendo tutto ciò che mi vorrai donare o negare mio Signore
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