io poeta per caso
com’è vivere senza di te ? credo sia non-vivere sopravvivo poeta per caso, -un giorno alla volta l’uragano del dolore si è placato i giorni sono tornati lenti, ballerina del carillon, acrobata nella scatola adorna di ricordi, -m'impolvero rifletto nello specchio retrovisore la speranza di un viaggio, di una partenza, del domani, avverto le tue pene, ovunque sei, riempio il vuoto di lievi abbagli, -per resistere è la mia solitudine che mi fa compagnia è la mia tristezza che mi ricopre è il mio sconforto quello che cerco tutto va bene, -pur di sentirmi viva sopita è la tempesta, scampata al dolore non mi resta che aspettare i giorni di maltempo per danzare e piangere senza lacrime sotto la pioggia -illudendomi che così non fa male
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