la domenica della torre




“la domenica della torre”
 
è una domenica grigia e uggiosa,
ma alle 3 ragazze non importa
giovani gabbiani, hanno 15 anni,
blu è il cielo sul luminoso mare
 
si stringono l’una all’altra
inseguono mille pensieri leggeri, seri,
socchiudono scrigni di lacrime e risate,
diari colorati da intimi segreti
 
spensierate confabulano,
plasmano amori da sogno
Principi da baciare,
scordare o aspettare
 
quel rudere si fa torre antica
castello di vecchi maghi,
loro streghe fuggite
all’arcana prigionia
 
fiorisce sulle labbra la loro canzone
cuori esplodono in mille luci e colori
volteggiano alte, su crucci,
compiti e interrogazioni
 
è domenica e per la vita sarà
“la domenica della torre”,
marchiate al fuoco dell’amicizia
sanno che nulla le dividerà
 
per Lei il profumo del domani
si disperse troppo in fretta,
fiori tristi e spaesati si staccarono,
sfidando il tempo nel groviglio di emozioni
 
inseparabili da anni, il 16 marzo
ritornano là, ai piedi della torre,
l’angelo dai capelli corvini le raggiunge,
apre le sue ali, il trio si ricompone e ritrova la magia
 

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