ti capita mai...

 
sul finir della giornata
un pensiero malinconico
e nel contempo felice
 
di chiudere un cassetto, girarti
una vocina ti chiama, ritrovare
ciò che non potevi scordare
 
di sentire un profumo inatteso
che sospende quel filo infinito
di connessione col mondo
 
di camminare sotto la pioggia
senza ripari, senza fretta, solo
col desiderio bambino di bagnarti
 
di buttare fuori tutta l’aria
per svuotarti dell’impossibile
poi riempirti piano, a occhi chiusi
 
di bere d’un fiato un sorso d’acqua
sentirla penetrare, lasciarla
entrare a dissetare il tuo cuore
 
di iniziare un discorso serio o ridicolo
e appuntarti nella mente, devo dirlo, prima
o poi, a quell’insostituibile assente
 
di afferrare il telefono, cercare
il numero e pensare: sì che c’è di male
e poi rinunciare scuotendo il capo
 
ti capita mai all’improvviso la voglia
di affidare al vento il mio nome
… a me sì!

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